Padri di Buone Opere
Festa del Papà! Il nostro pensiero si eleva in primo luogo al Padre di tutti, quello Celestiale, il quale generò i nostri padri e ci fece ugualmente padri. Alcuni argomentano: «E gli uomini che non hanno figli?»
Come già spiegai, padre è anche colui che fa nascere Buone Opere ― quali figlie sue ― colui che edifica indispensabili costruzioni spirituali e sociali ― quali figli suoi. Grandi figure dell’umanità non furono genitori nel senso letterale della parola, eppure popolarono la Terra con altri generi di “figli”: i libri, le scoperte scientifiche e gli svolgimenti filosofici, morali, politici, religiosi. Sono discendenti ammirevoli che portano alle moltitudini benefici che si tramandano di generazione in generazione.
Ai padri di figli spirituali, carnali, adottivi, morali, sociali, la riconoscenza fraterna della Legione della Buona Volontà (LBV), dei suoi Centri Comunitari, Educativi, Culturali, Artistici, Sportivi; di tutte le opere che sosteniamo con la forza della Fede Realizzante, perché la Fede, insegnò Gesù, rimuove montagne. Egli ci incentiva: «Se avrete Fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: spostati da qui, lanciati al mare, ed esso si sposterà, perché tutto è possibile per chi crede» (Vangelo secondo Matteo 17:20).
E andò oltre il Divino Capo: «Tutto è possibile per chi crede» (Vangelo secondo Marco 9:23).
A quanti l’Eccelso Taumaturgo porge l’invito: «Alzati e cammina!» (Vangelo secondo Luca 5:23).
E camminarono. A quante persone ordinò: «Vedi!» E videro. Il Cristo curò i ciechi di nascita (Vangelo secondo Giovanni 9:1 a 12). Perché Egli stesso ammonisce: «ciascuno venne giudicato secondo le sue opere» (Vangelo secondo Matteo 16:27; e Apocalisse 20:13).
Esseri di Buona Volontà del Brasile, del mondo, del Piano Spirituale ancora invisibile ai nostri ridotti sensi fisici, andiamo avanti e verso Cristo Ecumenico, il Divino Statista! Come disse il Fratello André Luiz, Spirito: «La LBV è la nostra attuale carovana. Non illudiamoci: Gesù procede all’avanguardia del nostro Movimento.»
Preghiera dedicata ai padri
Eleviamo il nostro pensiero a Dio, il Padre Celestiale. Chiediamo a Lui la protezione per i padri terreni. Nel dolore, nella sofferenza, in guerra, la prima invocazione che si ode da chi patisce è il nome di coloro che diedero loro la vita e/o che li allevarono. Orbene, recitiamo la Preghiera Ecumenica di Gesù, la Preghiera del Signore di questo pianeta, che si trova nel suo Vangelo secondo Matteo 6:9 a 13.
«Padre nostro, che sei nei Cieli, sia santificato il Tuo nome. Venga il Tuo Regno. Sia fatta la Tua Volontà, come in Cielo così in Terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non lasciarci cadere in tentazione, ma liberaci dal male, perché Tuo è il Regno, la Potenza e la Gloria nei secoli dei secoli. Amen!»
Il senso della vera libertà
«Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.»
Se fosse questa la supplica permanente del mondo, quante cose si trasformerebbero. Perché, prima di tutto, chiederemmo al Creatore il pane spirituale, il vigore per la nostra mente, il senso della vera libertà, l’indipendenza di giudizio, che può provenire soltanto dall’ispirazione celestiale. Se il corpo ha bisogno di cibo materiale, lo Spirito ha necessità del pane della libertà.
Ma che cos’è la libertà? Avere libere le mani per fare del male ai nostri simili? Per infamare, per calunniare una comunità, una famiglia? No! Ciò sarebbe istituire il male. La libertà dev'essere illuminata dal cuore che ama e che rispetta la Giustizia che proviene da Dio. Questo è morale, è giusto! Tuttavia, affinché questo concetto possa effettivamente venire messo in atto, edificando un paese, dobbiamo cercare la comprensione di ciò che è veramente la Legge Divina.
Urge che ci sia una presa di coscienza sul fatto che l’Amore Fraterno è anche Giustizia, e non condiscendenza all’errore. Qualcuno potrebbe domandare: «Ma cos’è giusto e cos’è sbagliato?»
Quello che causa danno e dolore non può essere corretto. Lo squilibrio dell’umanità risulta molto da questo.
Gesù come paradigma
Salve la Festa del Papà, la Festa della Mamma, dei Nonni! Salve, Gesù! Ai bambini e ai giovani del Brasile e dell’estero, il nostro ossequioso saluto! Che l’erba verde (la gioventù), descritta nello studio senza tabù dell’Apocalisse, non venga distrutta. Se ciò accadesse, non ci sarebbe continuità di vita sulla Terra.
La Prima Trombetta
(Apocalisse 8:7)
«Il primo angelo suonò la tromba, grandine e fuoco, mescolati a sangue, scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra andò bruciato, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde (l’infanzia e la gioventù) andò bruciata.»
E quando diciamo che la gioventù non dev' essere annientata, non stiamo pensando soltanto al senso ristretto della morte del corpo fisico, poiché se fallisce la coscienza saremmo ugualmente morti. Esistono l’intelletto e la coscienza. La seconda ci guida verso la saggezza, quando illuminata, se così lo vogliamo, dalla Bontà Divina.
Che la Pace di Dio sia ora e sempre nel cuore di tutti e di tutte, sia di coloro che credono nella Spiritualità Superiore che degli atei! L’importante è essere onesta, degna; essere onesto, degno. È lì che si trova il segreto: Gesù come paradigma! Che Egli abbia pietà di noi, e che la sua Generosità conduca i nostri destini!
Finalizzo porgendo commosso i miei sinceri ringraziamenti al mio compianto padre, Bruno Simões de Paiva (1911-2000). Uno dei principali responsabili della mia formazione culturale, anche se modesta. Costantemente mi regalava libri, preoccupato per l’educazione del figlio nonché di mia sorella, Lícia Margarida (1942-2010). Riceva sor Bruno, ovunque sia, a fianco della sora Idalina (1913-1994), un bacio nel cuore!
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