La Sacra Bibbia dice che Gesù NON morì

Fonte: Riflessione di Buona Volontà estratta dal libro “Os mortos não morrem” [I morti non muoiono], pubblicato nell’ottobre 2018. Aggiornato nel dicembre 2019.

Nella mia opera letteraria Os mortos não morrem [I morti non muoiono] segnalo che se Dio risuscitò Gesù tra i morti, ciò significa, ipso facto, che esiste vita oltre la “morte”. Si osservi bene cio che è scritto nel Vangelo, secondo Giovanni 13:1: «Prima della Festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi Fratelli che erano nel mondo, li amò sino alla fine.»

Tela: Frank P. Ordaz

   

Avete inteso? Il Vangelo non dice che Gesù sarebbe morto, bensì «passare da questo mondo al Padre». Il Cristo di Dio sconfisse la morte. Dunque ci capacita a superare ogni difficoltà apparentemente insormontabile. È l’innegabile «Messaggio della Tomba Vuota» — titolo di una circolare che scrissi il 25 agosto 1997, a Rio de Janeiro, Brasile, all’alba del lunedì. In essa con emozione esplicitai che con la Risurrezione di Gesù, la morte non più rappresenta quel lugubre ingresso verso il Nulla perché in verità è la splendida rivelazione che la felicità in Dio, il Provveditore di tutte le necessità, è eterna, come perenni sono le realizzazioni del Bene sulla Terra e nello Spazio. Rispettiamo la vita, ed essa ci benedirà. Quando l’Amico Celestiale rivelò la Tomba Vuota, mise fine agli impossibili perché risorse, come promise, dalla morte verso l’eternità. E noi, con Lui. Grazie a Dio!

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Nikola Tesla

Sul fatto che Paolo dice che «vide corruzione», «non vide corruzione» egli si riferisce al corpo umano1. Quando muore il corpo si corrompe, cioè si deteriora, per cui nel decomporsi esala un odore sgradevole, ed è preso da vermi. Con Cristo ciò non avvenne. Egli risorse. Per alcuni il Divino Maestro non possedeva un involucro fisico simile al nostro, mentre altri considerano ciò una bestemmia. Ma noi possiamo ragionare: ci sono tante forme corporee che non riusciamo a vedere soltanto con i nostri occhi, per esempio quelle microscopiche ed altre che sono soltanto anticipate dal calcolo astratto. Vi è, inoltre, la questione del vento: nessuno lo vede, però è reale, e lo percepiamo attraverso i suoi effetti, così come l’elettricità ed il magnetismo. Nikola Tesla (1856-1943) realizzò innumerevoli esperimenti esplorando le loro particolarità, e molte tecnologie derivano da questo. Per quanto riguarda la luce, noi la vediamo, ma fu soltanto dopo Einstein (1879-1955) che siamo giunti a conoscenza delle proprietà que possiede nei più variati campi della fisica che nemmeno immaginavamo. Sono tante le cose che esistono e che i nostri sensi ancora non identificano! Saremo soltanto noi, i terreni, ad abitare gli Universi? Oppure tutti quelli che li abitano devono somigliare a noi?

Gli Spiriti stessi dei nostri cari continuano vivi. Tuttavia sono ancora pochi gli individui che possiedono il dono divino sviluppato per vedere gli esseri disincarnati. E quante volte le Anime si avvicinano a noi e le allontaniamo, crudelmente timorosi, a causa della ridicola paura dei “fantasmi”. Dovremmo sentire timore, tanto per dire, degli ossessori, spiriti maligni che desiderano il nostro male. Ma gli esseri tenebrosi non riusciranno mai nel loro intento neppure se si avvicineranno a noi perché saremo illuminati dal Bene se ci manterremo in sintonia elevata con gli Spiriti Divini, i nostri Angeli Custodi, Anime Benedette, Numi Tutelari. Questa è la grande lezione che sottolineo nella mia opera letteraria A Missão dos Setenta e o “lobo invisível” [La Missione dei Settanta e il “lupo invisibile”]2 (2018).

Tante cose dell’ignoranza umana è urgente che vengano demolite! Gesù parla di un Regno Spirituale Eterno. Come si fa a dire che gli Spiriti non esistono?

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Graham Greene

Nel libro Apocalipse sem Medo [L’Apocalisse senza Paura] (2000) riproduco questa meditazione del rinnomato scrittore Graham Greene (1904-1991): «Il nostro mondo non è tutto l’Universo. Forse esiste un luogo dove Cristo non sia morto.»

Tale dimensione splendida, molteplice, infinita esiste; e Gesù, il Buon Pastore, la lasciò espressa nella sua Buona Novella secondo Giovanni, 14:1 a 3. Si tratta della confortante rivelazione ai suoi seguaci che nel corso dei millenni perseverano fino alla fine.

Gesù consola i Discepli

[1] Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.

[2] Nella casa del Padre mio [l’Universo] vi sono molti posti [dimensioni]. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto.

[3] E quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono Io.

Un locale così magnífico ha inizio nel nostro cuore integrato a Dio.

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1 L’autore si riferisce al brano degli Atti degli Apostoli di Gesù, 13:29 a 37, in cui l’Apostolo Paolo proferisce un discorso straordinario nella sinagoga di Antiochia della Pisidia.

2 La Missione dei Settanta e il “lupo invisibile” (2018) – Libro dello scrittore Paiva Netto in cui ci invita a studiare versetto per versetto. «La Missione dei Settanta Discepoli di Gesù» (Vangelo secondo Luca, 10:1 a 24). In questo brano biblico, denuncia l’azione del “lupo invisibile”, lo spirito inferiore, che verso tante tragedie sta trascinando individui, famiglie, società, governi, paesi.

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».