L’Essere Umano è stato creato per la Vita
Articolo pubblicato sul giornale Diário Popular di São Paulo/Brasile nel gennaio del 1998.
L’essere umano deve compiacersi di esistere e di lottare infaticabilmente per la Vita. Vincere se stesso per poter conquistare per sempre la propria dignità spirituale, «il tesoro che i ladri non rubano, che né tignola né ruggine consumano» (Vangelo di Gesù, secondo Matteo 6:19 e 20).
«Vincitore è colui che vince se stesso», difende André Luiz (Spirito). Dio che è Vita, per la Vita lo ha creato. Diceva Napoleone Bonaparte (1769-1821) che «la miglior figura retorica è la ripetizione».
È bene replicare questo ammonimento di Gesù: «Dio non è un Dio dei morti ma dei viventi. Poiché non lo credete, voi siete in grande errore» (La Buona Novella del Cristo, secondo Marco 12:27).
Ed ecco perché, quando raggiunto dalla morte, non eredita dalla stessa l’oblio né l’ozio perenni, bensì ancor più Vita... Dio non ci ha creato per ucciderci.
Graham Greene (1904-1991), il rinomato scrittore inglese, nelle sue meditazioni concluse fiducioso che «il nostro mondo non è tutto l’Universo. Forse esiste un luogo in cui Cristo non sia morto».
Orbene, sappiamo con sicurezza che questa splendida dimensione è una realtà. Il Maestro stesso lasciò nel suo Vangelo secondo Giovanni 14:1-3 questa rivelazione confortante ai suoi seguaci che, nel corso dei millenni, perseverassero fino alla fine:
«Gesù conforta i Discepoli
«1 Non sia turbato il vostro cuore: abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
«2 Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto.
«3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io».
Prima e dopo la Vita c’è Vita. Di’ di no al suicidio!
Incorrono in errore coloro che cercano il suicidio poiché la parca offuscherà loro occhi che cercavano l’ombra di una pretesa inerzia con più luce, e cioè più Vita, per esigergli rendiconti drastici su antichi impegni presi. Prima e dopo la Vita c’è Vita insieme alle incorruttibili Leggi che la reggono universalmente.
Rammentiamo l’ammonimento di Paolo Apostolo: «Non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato» (Lettera ai Galati 6:7).
La riforma più grande: quella dell’essere umano
La Terra è bellissima! Invita al successo. Ma non sempre l’essere umano ha saputo rispettarla. Perciò la riforma fondamentale è appunto quella di se stesso. È incalzante, in questa fine di ciclo, che tale riforma preceda tutte le altre. Da cui l’importanza dell’Istruzione con Spiritualità Ecumenica, il passo più sicuro che una nazione può fare a favore della libertà del suo popolo poiché quanto più ignorante, più schiavo sarà.
La Vita è una conquista quotidiana. Una lezione di Fede Realizzante sollecitata ad ogni attimo per non cadere nell’oziosità, madre e padre dei peggiori mali che infieriscono sullo Spirito e che, di conseguenza, ammalano il corpo fisico e sociale.
In verità non basta aver agito bene ieri. È necessario camminare meglio oggi ed ancor più gloriosamente domani.
Acqua stagnata: melma. Vita oziosa: inferno.
Molto opportune sono queste parole di Arthur Schopenhauer (1788-1860): «“La Vita è nel movimento” disse con ragione Aristotele. Così come la nostra esistenza fisica consiste soltanto di un movimento incessante, la nostra vita intellettuale interiore esige un’attività costante, un’occupazione qualsiasi per mezzo dell’azione, del pensiero».
Osservò Goethe (1749-1832) che «Una vita inutile è una morte anticipata».
Ed Oliver Goldsmith (1728-1774) suggerisce: «Come l’ape, dovremmo fare del nostro lavoro il nostro divertimento». Dio è il Creatore dell’Universo, Magna Vita, in cui sopravvivono tutte le sue creature. Il Cosmo è, quindi, dinamica. Nel suo Vangelo secondo Giovanni 5:17, Gesù, il più grande dei pensatori, sintetizza tutto: «Il Padre mio opera sempre».
In questi tempi di transizione accentuata nessuna nazione potrà evolversi senza promuovere lo Sviluppo Sociale e Sostenibile, l’Educazione e la Cultura, l'Arte e lo Sport, con la Spiritualità Ecumenica, in modo che vi sia Coscienza Socio Ambientale, Cibo, Sicurezza, Salute e Lavoro per tutti, nel risveglio del Cittadino Planetario.
L’esistenza umana senza un’attività produttiva e senza lo svago è la morte per il cittadino.
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