Anno Nuovo! Anno Buono?
Niente di meglio che parlare con Dio. Chi non soffre o non sente la mancanza di qualcosa che le soddisfazioni terrene, anche le più sofisticate, non riescano a colmare?
All’alba del primo gennaio di ogni anno si è solito esclamare: «Anno Nuovo! Anno Buono!». Non sono nessun indovino, ma c’è chi lo fa mosso da cose che non si dicono. E dopo la sbornia viene il malessere. E poi, quando il fegato reclama, tutti danno la colpa a Dio, al diavolo e al mondo... Peggio per chi gli è vicino... Frattanto, più di un miliardo di persone ogni giorno vanno a dormire con fame. Ecco perché abbiamo bisogno del Natale Permanente di Gesù, con l’espansione della Fraternità, l’Ecumenismo che si commuove con l’altrui dolore e lotta per sanarne le ragioni.
Anno Buono? Dipende da tutti noi! Dobbiamo intendere che, se non abbiamo coscienza che la Vita Spirituale è una realtà, quella materiale potrà diventare un frastorno, se non si fa buon uso del libero arbitrio, principalmente nella democrazia, che è il regime della responsabilità.
Pregare è amare e agire
La preghiera non è il rifugio dei codardi nè degli oziosi. La preghiera ci eleva, il lavoro ci realizza. Il Papa prega, il Dalai-Lama medita, Chico Xavier pregava, i rabbini intonano le loro suppliche, gli evengelici cantano le loro lodi a Dio, gli islamici recitano il Sacro Corano... Cos’è la Preghiera se non l’Amore che ci dispone a grandi imprese? Un fratello ateo, quando medita e pratica un atto che porta benefici alla collettività, sta pregando. In Cronache e Interviste, ho scritto che pregare e meditare si rassomigliano. Pregare non è un’azione semplicemente figurativa. È il più forte strumento che l’essenza umana, il Capitale Divino, possiede. Il monaco tedesco Tomas de Kempis (1380-1471) scrisse, nell’Imitazione di Cristo: «Sublime è l’arte di conversare con».
Per evitare il vomito delle nazioni
In questi tempi di globalizzazione, in cui molte frontiere cadono, preferibilmente sulle teste delle popolazioni più povere, il Popolo cerca una rotta si
cura per la propria esistenza, che fino ad oggi essenzialmente è retta da forze discrepanti. Non sempre il destino che gli è offerto è il migliore di tutti. E la Storia si ripete nel sommario di inganni che possono sfociare in un movimento incontrollabile delle masse. Anche le nazioni vomitano.
Cercano, allora, energia per i propri dolori nella violenza o nell’Invisibile. Frattanto, siccome molti si sono abituati a una visione ristrettiva del Potere Spirituale, molte volte innalzano le loro preci ad un dio antropomorfico, che non gli risponde, perché non esiste. E, una volta ancora, rimangono frustati.
Pregare fortifica
Andando a letto, all’alba di un 1° gennaio di tanti anni fa, data dell’anniversario della LBV, elevai un’orazione a Dio, nella filiale speranza di meritare la Sua pietosa attenzione. Ricordai, in quel momento, il grande sforzo intrapreso da Alziro Zarur (1914-1979) per la vittoria della Buona Volontà, del buon senso di Melanchton (1497-1560) e del notabile pontificato di Giovanni XXIII (1881-1963). Elevando la mia Anima al Padre Celeste, sentii la Sua compassionevole influenza vibrando nel mio Spirito. E in tutto questo non c’è nessuna ostentazione, perché Gesù ci insegna che «il Regno di Dio è dentro di voi» (Vangelo di Gesù, secondo Luca, 17:21).
La Preghiera
Oh Dio, che sei il mio rifugio, a Voi, ancora una volta, innalzo il mio pensiero ed in Voi incontro risposta ai miei propositi.Lontano da me le cassandre del disanimo, che proclamano un Giudizio Finale senza remissione, quando siete Voi – in tutto – il principio Eterno della poderosa permanenza della vita. Da Voi non ascolto l’abisso, ma la redenzione.
Credo nell’Amore Universale, che conduce il genero umano alla sopravvivenza, che è testardo nel persistere, nonostante le molte imboscate che gli sono tese per il cammino.
Questa è la mia Fede Realizzatrice, che vive in Pace con le altre; il mio ideale ecumenico della Buona Volontà, che si sforza nella costruzione della fraternizzazione di tutte le nazioni, formate dalle vostre creature, Oh! Unico Creatore dei Cieli e della Terra! Siete la Suprema Fraternità, il rifugio di tutti i cuori. [...] Mi riincontro perché mi identifico col Vostro Amore. Siete l’ausilio conclusivo alla mia Anima.
Sento il mio essere trasbordare di allegria. Nel Vostro Spirito, mi riconosco come fratello dei miei fratelli nell’Umanità. In questo Paradiso, che è il Vostro Sublime Affetto, non mi vedo come espatriato, o abbattuto dalle procelle dello scoraggiamento. In fine, mi incontro, oh! Dio, perché Vi ho incontrato.
[...] Nel Vostro Divino Seno, ho trovato rifugio; sotto il Vostro Amore, il mio sicuro tetto; nelle Vostre Braccia, riposo per la mia Anima.
Vi ringrazio infinitamente, o Padre Magnanimo, d’ascoltarmi!
Siete integralmente Amore; e perciò, carità, Madre e Padre della vera Giustizia.
In Voi abita, con abbondanza, la genialità che tanti cercano, e di cui il Pianeta tanto ha bisogno: la Vostra Maestosa Luce, che scende su di noi indistintamente, anche quando non ce ne accorgiamo.
Mi fido del Vostro Criterio Soprannaturale; a Voi affido il mio destino, perché la mia sicurezza di figlio sta nella Vostra Saggezza di Padre!
E che così sia!
La Fede e lo spirito democratico
Nulla di meglio che parlare con Dio. Chi non soffre o non sente la privazione di qualcosa che le soddisfazioni terrene più sofisticate non riescano a colmare? Cerchiamo nella Fede la Speranza per il nostro sostegno fisico, mentale e spirituale. Che Fede? Scegli la tua. Lo spirito democratico deve imperare anche nel campo religioso.
Che il Nuovo Anno sia un Anno Buono, realmente. Anche se tutto questo dipende da noi; da tutti noi.
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