A favore della Vita, contro il suicidio
Ai giorni d’oggi non è difficile trovare qualcuno disperato, deluso e scoraggiato che si domanda: «Quante lotte! Per che cosa? Varrà la pena tutto questo? E poi, se il mondo sta per finire ─ come si dice in giro ─ perché continuare?»
Amico mio, se questo è il Suo caso, deve subito sapere che il pianeta Terra non finirà tanto presto. Conforme abbiamo imparato dalla Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo quel che finirà è il mondo della cattiveria, questo stato di cose terribile che La sta QUASI portando alla deriva. Nota bene che ho scritto QUASI, e l'ho fatto con tutte le lettere maiuscole perché Lei sconfiggerà tutto ciò che La tormenta. Ma attenzione: la fine del corpo non fa terminare nulla. «La morte non esiste da nessuna parte dell’Universo» diceva Alziro Zarur (1914-1979), l’indimenticabile creatore della Legione della Buona Volontà (LBV). Colui che crede di potersi liberare dalla sofferenza con il suicidio andrà incontro ad una sorpresa orrenda: si ritroverà più vivo che mai a patire le conseguenze del proprio atto di ribellione contro la Volontà del suo Creatore. Inoltre Zarur insegnava che «il suicidio non risolve le angosce di nessuno».
Per mezzo della sua Crociata Salviamo Vite, la Religione del Terzo Millennio lavora intensamente per portare a tutti la preziosa conoscenza che l’esistenza è eterna. Per cui si dichiara contro il suicidio.
Uccidersi non significa soltanto stroncare la propria vita. Direttamente ogni gesto che offende la Legge Divina è un suicidio. Il cattivo religioso è un suicida così come lo sono anche il cattivo scienziato, il cattivo politico, il cattivo educatore, il cattivo artista, il cattivo comunicatore, il cattivo sportivo, insomma, il cattivo essere umano. Colui che pratica atti contro un suo simile è un suicida. Coloro che pregiudicano la Natura, che fanno la guerra, che praticano la maldicenza, la corruzione ecc., che altro sono se non dei suicidi?
Rispettare la Vita in ognuna delle sue fasi è la Legge Massima che dobbiamo seguire non soltanto per rispetto nei confronti dei nostri simili, ma anche verso noi stessi affinché non si crei un inferno privato, uno stato di coscienza paragonato alla seconda morte (Apocalisse di Gesù, 20:14), ovvero la morte spirituale di cui ci parla la Sacra Bibbia.
È nota questa divina verità enunciata da Allan Kardec (1804-1869), il Codificatore dello Spiritismo: «Nascere, morire, rinascere (rincarnare), progredire continuamente: questa è la Legge.» Nessuno muore. Per cui uccidersi è una pazzia, anche se alcuni dei suoi difensori lo negano e, inconseguentemente, addirittura incentivano la pratica del suicidio. Poveri fratelli che usando male i mezzi di comunicazione costruiscono anche la loro stessa futura disgrazia nell’indurre tanta gente all’errore. Però ogni giorno è il giorno di rinnovare il nostro destino, pensiero questo che si trova impresso ai piedi dell’Altare di Dio nel Tempio della Buona Volontà, a Brasilia, Brasile. Lei può non credere alla perennità della vita ma deve concedere a Lei stesso, il privilegio del dubbio. E se è veramente eterna? Ci avete già pensato?
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