Gesù è risorto. E noi con Lui.

Sorelle mie e Amici miei, Amiche mie e Fratelli miei, la Settimana Santa ci invita a riflettere sul significato della Risurrezione. Contiene un notevole simbolismo, anche se non ci credete letteralmente. Non si può negare il suo messaggio di rinnovata Speranza in giorni migliori, di Pace e di Fratellanza Universale tra i popoli, anche nelle peggiori contingenze umane e sociali.

Gesù, il Cristo Ecumenico, il Divino Statista, il Principe della Pace, è risorto, e noi con Lui ogni volta che ci uniamo al Suo pensiero di Amore, Giustizia, Solidarietà e Generosità. Dalla disgrazia, da cui tanti traggono sconfitta, Gesù, sotto l'ispirazione di Dio, ha costruito la Sua Autorità e ha stabilito il Suo Potere. Impariamo a vincere con Lui! Fu sepolto, ma riapparve alla vista di tutti tre giorni dopo. Ognuno di loro corrisponde a una figura della Santissima Trinità, disposte in ordine inverso: lo Spirito Santo, il Cristo e l'esplosione di luce quando Egli è riapparso in Dio, che è il Signore della Vita, il Creatore di tutte le creature, il Supremo Architetto dell’Universo.

Tela: R Jon McNaughton

Orbene, qualsiasi ispirazione per un'esistenza felice dovrebbe essere cercata, senza restrizioni settarie, nel testo biblico nella sua Parte Divina:

«La testimonianza di Gesù, il Cristo, è lo spirito di profezia» (Apocalisse 19:10).

Arquivo BV

Alziro Zarur

I Profeti sono stati, nel corso dei millenni, i custodi di questo testamento, del messaggio di Pace, equilibrio e fiducia che Dio invia agli esseri terreni. Se non fossero stati coraggiosi, da grandi vati quali sono, se non avessero affrontato gli ostacoli con audacia, come avremmo potuto ereditare oggi la testimonianza di Cristo? E questo non inizia, come alcuni pensano, nel Vangelo secondo Matteo. Viene dalla Genesi mosaica, perché tutto fu una preparazione — secondo quanto preconizzato dal compianto Proclamatore della Religione Divina, Alziro Zarur (1914-1979) — alla Prima Venuta del Provveditore Celeste e al Suo Trionfale Ritorno. Egli inoltre affermava:

«Se Gesù non fosse risorto, non esisterebbe il Cristianesimo.»

Tela: James Tissot (1836-1902)

Mai temere le sfide

Durante la crocifissione del Maestro, i Suoi seguaci gridavano addolorati e perfino impauriti: «Gesù è morto!».  Tuttavia, Lui è risorto.  È per questo che non dobbiamo mai temere nulla, neppure la morte (senza che giammai venga provocata da noi), che è un fatalismo in ogni esistenza materiale.  Eppure non dobbiamo dimenticarci che la Vita è eterna.  Non finiamo in una tomba o come cibo per gli avvoltoi.  Il corpo è soltanto la veste dell’Anima.  Da qui la nostra responsabilità di averne cura.

Tela: Henry Ossawa Tanner (1859-1937)

Gesù e l’esaltazione della Vita

Il messaggio della Settimana Santa non è quello della rovina, bensì della vittoria. Vittoria sulla morte!

Nel libro O drama milenar do Cristo e do anti-Cristo [Il dramma millenario del Cristo e dell’anticristo], Huberto Rohden (1893-1981) scrisse:  «[...] il Cristo risorge sempre, anche da sepolcri chiusi, sigillati e sorvegliati dai Suoi nemici.  È vietato risorgere – ma Lui risorge sempre...  I Suoi veri amici Lo trovano sempre glorioso, ovunque, in ogni tempo.»

Difatti, malgrado tutte le prospettive, superando drammi, lotte e guerre, il Celeste Taumaturgo risorge continuamente nei cuori di Buona Volontà.  È il trionfo dell’Amore, che si manifesta nei modi più sorprendenti, dando continuità all’esistenza. Perché la Passione di Gesù non celebra la morte, ma esalta la vita, la Vita Eterna.

È questo il punto. Finché c’è vita, si sente dire, c’è Speranza.

Alzati e cammina, umanità!

Nel Santo Vangelo del Cristo, Matteo narra ai versetti 1-8 del capitolo 9:

La guarigione di un paralitico a Cafarnao

1 Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella Sua città.
2 Ed ecco, Gli portavano un paralitico disteso su un letto.  Gesù, vedendo la loro Fede, disse al paralitico: Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati.
3 Allora alcuni scribi dissero fra sé: Costui bestemmia.
4 Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore?
5 Che cosa infatti è più facile dire: Ti sono perdonati i peccati, oppure dire: Alzati e cammina?
6 Ma, perché sappiate che il Figlio di Dio ha il potere sulla Terra di perdonare i peccati: Alzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a casa tua.
7 Ed egli si alzò e andò a casa sua.
8 Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Che ogni creatura abbia la Fede di coloro che portarono il paralitico a Gesù, al punto di commuovere il Divino Maestro, che dunque ordinò loro: «Surge et ambula! (Alzati e cammina)», umanità!

Com’è curioso questo mondo!... Le folle si considerano cristiane. Ma quando si parla del Vangelo alcuni esclamano sorpresi: «Cosa?!» L’impressione è che molti non abbiano mai nemmeno aperto il Nuovo Testamento.

È il caso della Settimana Santa: siccome intere generazioni non si sono dedicate come dovuto al Libro Sacro, quando le popolazioni giungono a periodi di transizione simili a ciò che stiamo vivendo, si nota che una parte dei mass media dà meno attenzione all’avvenimento che contraddistingue l’affermazione del Cristianesimo sin dai suoi primi passi: la Risurrezione di Cristo Gesù!

Inoltre, molti si sono abituati a custodire della Settimana Santa soltanto l’immagine della crocifissione (morte) di Gesù; ciononostante, il suo grande messaggio si trova inciso nella Risurrezione che è Vita, e Vita perenne.

Il Vangelo non è un libro inattivo.  Il suo messaggio attraversa Cielo e Terra.  È urgente che la Divina Predicazione di Gesù compia, persino nei territori in cui si è già radicata, la sua straordinaria missione: civilizzare la civiltà umana con l’esperienza del Nuovo Comandamento di Cristo:

«Amatevi gli uni gli altri, come Io vi ho amato. Soltanto così potrete essere riconosciuti come miei discepoli» (Buona Novella secondo Giovanni 13:34-35).

È frutto della pazienza e della perseveranza in Dio.

Diceva il filosofo che la barriera più difficile da superare è quella della mente umana, anche nelle nazioni cristiane. Ma il coraggio e la volontà di andare avanti provengono da Colui che porta il Sigillo Divino della Vittoria e che ha testimoniato nel Suo Vangelo secondo Giovanni (16:33):

«Io ho vinto il mondo!»

Per questo motivo, con Gesù vinceremo sempre, sempre e sempre!

Sostegno spirituale

Afresco: Michelangelo (1475-1564)

Profeta Gioele

Quale sentimento profondo ci assale al semplice ricordo della magnifica traiettoria del Cristo di Dio, che è sceso fino a noi per darci Spirito e Vita, affinché la promessa che leggiamo nel profeta Gioele (2:28 e 29), si compia sempre:

«Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve, spargerò in quei giorni il mio Spirito.»

Tela: Julius Sergius von Klever (1850-1924)
Tela: Guido Reni (1575-1642)

Marco

E Gesù, nella Buona Novella secondo Marco (13:11), conferma:

«E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.»

Tela: James Tissot (1836-1902)

Giovanni Evangelista

Nel Suo Vangelo secondo Giovanni (11:25-26), Cristo rivela:

«Io sono la Risurrezione e la Vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi tu questo?»

Noi e tante persone in tutto il mondo diciamo con lealtà: Sì, Gesù, crediamo! Crediamo! Crediamo! E tutta la nostra forza risiede in questa convinzione instancabile, perché da Te abbiamo imparato, mediante le annotazioni del Discepolo Amato (Giovanni 15:5), che Tu sei la Vite e noi siamo solo i tralci:

«Io sono la Vite, voi i tralci. Senza di me non potete far nulla.»

Tela: Rembrandt (1606-1669)

Apostolo Paolo

Pertanto, nulla possiamo realizzare senza quella Splendida Potenza che dal Padre Celeste discende sul Figlio. E questo Figlio sappiamo che sei Tu, Colui che manda a noi gli Angeli Benefattori, come rivela l'Apostolo Paolo nella Lettera agli Ebrei (1:14):

«inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza.»

Questi Angeli sono i nostri Amici Spirituali, Anime Benedette, Protettori, Spiriti di Dio, coloro che formano anche la Gloriosa Falange di San Francesco d'Assisi, Patrono della Divina Legione della Buona Volontà, fondata il 1° gennaio (Giornata della Pace e della Fratellanza Universale) del 1950 dal compianto Fratello Zarur.

Tela: Antonio Carnicero Mancio (1748-1814)

Nuova vita

Tela: Guido Reni (1575-1642)

Luca

Ecco, dunque, che ogni giorno è un nuovo inizio e un rinnovamento per chi non disprezza il tempo e promuove la Pace rimanendo nella Fede Realizzante, la quale ispira e favorisce le Buone Opere, messe in risalto da Gesù come incentivo per la vita. È proprio Lui ad affermare nel Santo Vangelo secondo Luca (21:19):

«Con la vostra perseveranza salverete le vostre Anime.»

Per questo, gridiamo:

Chi confida in Gesù non perde tempo, perché Lui è il Grande Amico che non abbandona l'amico in mezzo alla strada!
Lodato sia il Signore della Pace!

Viva Gesù nei nostri cuori per sempre!

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».