Religiosi e medium
Dell’eccellente libro Medianità dei Santi, dello scrittore brasiliano Clóvis Tavares (1915-1984), tra innumerevoli episodi segnalo questo in cui sono trascritte parole del padre e maestro Lorenzo Tardy, biografo di Santa Chiara di Montefalco (circa 1268-1308), nell’opera Vita di Santa Chiara di Montefalco dell’Ordine degli Eremiti di S. Agostino, pubblicata nel 1881: «Inoltre Dio rivelò alla sua dilettissima Serva lo stato di molte anime passate da questa all’altra vita.»
Osserva Clóvis Tavares: «Chiara, molte volte, prese conoscenza dello stato spirituale di diverse persone, incluso suore e benefattori del convento che disincarnavano. Annunciava le sue visioni alle sorelle e chiedeva loro di pregare per codeste anime.»
Dire, quindi ― molte volte per disinformazione e perfino per comodità― che nessuno torna per raccontare o che non si hanno notizie da coloro che partirono sarebbe come forzare un poco la realtà e limitarla a una contingenza del sapere raggiunto nei modi fino allora accettati. Se l’usanza del momento è il materialismo, effettivamente non va oltre a un’usanza. Eterno è lo Spirito, e le innegabili evidenze si accatastano voluminose. Un giorno tutti capiranno questo.
Oltretutto, il Mondo Spirituale non è un dormitorio. Colà sono in piena attività.
Vediamo un altro flagrante esempio.
Un episodio di materializzazione narrato da uno scrittore protestante
Nel mio libro O Sentido da Paixão no Final dos Tempos [Il Significato della Passione alla Fine dei Tempi] (1989), trascrivo un espressivo fenomeno di materializzazione di uno Spirito testimoniato da due Fratelli pastori, mentre si recavano a una chiesa evangelica per predicare sul fatto più importante della Storia del mondo, annunciato dallo stesso Cristo nel suo Vangelo Apocalisse – il suo Ritorno Glorioso a questo pianeta: «Ecco, Io verrò presto e porterò con me la mia ricompensa per rendere a ciascuno secondo le sue opere» (Apocalisse 22:12).
La parola a José Nunes Siqueira, autore di Átomos da Paz, della Casa Publicadora Batista: «Due predicatori del Vangelo si recavano in automobile a una città per realizzare di sera una conferenza sulla Seconda Venuta di Gesù, e continuavano a parlare su questo tema ispiratore. A metà strada, i predicatori vedono a un lato della strada un signore ben vestito che accennava chiedendo un passaggio verso la città. Fermarono la macchina. Mentre proseguivano il viaggio continuavano a parlare della conferenza da realizzare quella sera sulla Venuta di Gesù. A un certo punto, lo strano passeggero che fu oggetto della cortesia cristiana dei predicatori, fece loro la seguente domanda: “Questa sera andrete a predicare sulla Venuta di Gesù?” – “Sì, e questo messaggio di fede e di speranza colma il nostro cuore di profonda felicità! – “Allora sappiate che il Ritorno di Gesù avverrà molto più presto di quanto immaginiate.” Dinanzi a tali parole pronunciate con solennità dallo strano signore, i predicatori, sorpresi dal messaggio di ammonimento che era dato loro, si voltarono all’indietro per conoscere meglio quell’inaspettato compagno di viaggio, e con grande sorpresa non videro più nessuno. Il passeggero era scomparso come per incanto. I due predicatori conclusero che Dio aveva inviato un Angelo in forma umana per dare loro un forte ammonimento sulla prossimità del Ritorno di Gesù. Inutile affermare che i due predicatori, quella sera, annunciarono con grande vigore il maggiore messaggio di speranza della Parola di Dio sulla Seconda Venuta di Gesù per stabilire il suo regno di pace e giustizia tra gli uomini. E molti furono i cuori che allora si consegnarono a Gesù. Con quei due predicatori del Vangelo si compì ciò che è scritto: “L’Angelo del Signore si accampa intorno a quelli che Lo temono, e li libera”.» (Il grassetto è mio).
Tali prodigi non avvengono soltanto in questa o in quella credenza. Avvengono dove c’è l’essere umano ― che in essenza è Spirito ― perfino anche nell’ambito del materialismo ateo. Basta leggere la Storia o prendere conoscenza delle notizie recenti. Ad esempio, il talento medianico, carismatico, paranormale, come volete chiamarlo, della famosa sensitiva russa Djuna (1949-2015). Questa fenomenologia dell’Anima, da che mondo è mondo, invita sempre le persone alla meditazione su qualcosa che esiste aldilà da essere scoperto e analizzato con umiltà, cioè senza idee preconcette, che non si coadunano con la Scienza, la Filosofia e la Religione. Soprattutto l’umanità deve comprendere il messaggio spirituale e la forza morale immanenti del fenomeno.
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